Giro d’Italia 2023, tappa per Aurelien Paret-Peintre e Maglia Rosa per Andreas Leknessund dopo una lunga fuga
A Lago Laceno ruggisce Aurelien Paret-Peintre. Il portacolori della Ag2r Citroen, dopo aver centrato la fuga buona di giornata, è stato abile a giocarsi le sue carte nel finale. Il transalpino è risultato vincitore in una volata a due con Aleksander Leknessund (DSM) che si consola, però, con la Maglia Rosa. Il gruppo dei favoriti, infatti, è arrivato al traguardo con un ritardo di oltre due minuti senza che nessuno abbia provato ad accennare neanche uno scatto: questo gap non ha permesso a Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) di conservare il simbolo del primato. Tra i protagonisti di questa fuga anche Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) che, anzi, è stato l’iniziatore di questa fuga con un bell’attacco in discesa. L’azzurro ha raccolto alla fine un altro quarto posto dopo quello di ieri: sul traguardo è stato sopravanzato, infatti, da Toms Skuijns (Trek-Segafredo).
Il video dell’arrivo
Aurélien Paret-Peintre remporte la quatrième étape du #Giro. Andreas Leknessund est le nouveau leader du classement général ! 👏 #RTLsports pic.twitter.com/Qym0lkcdCT
— RTL sports (@RTLsportsbe) May 9, 2023
Il racconto della corsa
Partenza ad altissima velocità, con tantissimi corridori che vogliono entrare a far parte della fuga. Fin da subito ci sono Ben Healy (EF Education-EasyPost), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Harm Vanhoucke (Team DSM) fra gli uomini in testa al gruppo, ma per loro non c’è libertà. Allo stesso modo, nei primi chilometri alcuni corridori si mostrano già in difficoltà: fra loro Paul Lapeira (Ag2r Citroën), che poi sarà il primo corridore ritirato di questa Corsa Rosa, e David Dekker (Arkéa-Samsic), oltre ai velocisti più pesanti.
Gli attacchi proseguono e scappa via una decina di corridori: Stefan Kung (Groupama-FDJ), Will Barta (Movistar), Andreas Leknessund (Team DSM), Einer Rubio (Movistar), Jefferson Cepeda (EF Education-EasyPost), Filippo Zana (Team Jayco – AlUla), Cristian Scaroni (Astana Qazaqstan), Jonathan Lastra (Cofidis), Thibault Guernalec (Arkéa-Samsic), Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla) e i già citati Healy, Vanhoucke e McNulty. La Soudal-QuickStep non gradisce tuttavia la composizione del gruppetto e aumenta il ritmo, propiziando l’annullamento della fuga.
Gli attacchi si susseguono e lungo un tratto discesa dolce ma reso insidioso dalla strada bagnata ci sono diverse maglie della UAE Team Emirates in testa alla corsa. In fondo alla discesa il gruppo si presenta spezzato in diversi tronconi: nel secondo c’è Remco Evenepoel, mentre il rivale Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è nel primo, con qualche secondo di vantaggio. Più indietro ancora c’è invece Joao Almeida (UAE Team Emirates), che è rimasto attardato, insieme a Jay Vine, e che deve spremere diversi compagni per riuscire a rientrare sui corridori più avanti, costringendo anche i “belligeranti” con la sua stessa maglia a desistere dagli attacchi in atto. L’inseguimento di Almeida e compagni riesce, mentre davanti ci sono continui attacchi: uno dei più attivi rimane Ben Healy, che non riesce però a smarcarsi dalla sorveglianza degli altri corridori interessati alla fuga. L’irlandese prova ad allungare insieme a Natnael Tesfatsion (Trek-Segafredo) e Callum Scotson (Jayco-AlUla), ma anche in questo caso il tentativo ha vita breve. Ci riprovano anche De Marchi, Vanhoucke, Kung e nuovamente Healy, ma i corridori attaccano la salita di Passo delle Crocelle con un gruppo molto ampio a far l’andatura, mentre dietro si staccano anche Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Alberto Bettiol (Ef Education-EasyPost).
L’azione successiva vede Andreas Leknessund (DSM), Cristian Scaroni (Astana Qazqstan), Stephen Williams (Israel-PremierTech)) e De Marchi provare ad accelerare, ma ancora una volta il gruppo va a chiudere con il solito Healy nelle prime posizioni. La calma, però, non dura e mentre comincia nuovamente a piovere si susseguono gli scatti, con McNulty che torna di nuovo a mettere in strada una tattica più aggressiva. A 3 chilometri dal GPM è Warren Barguil (Arkéa-Samsic) a muoversi all’attacco riuscendo a creare un piccolo gap. Anche l’azione del transalpino, però, non ha successo.
In vista del GPM si crea un piccolo drappello di attaccanti in cui si trova anche Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) che va a conquistare i punti per la Maglia Azzurra davanti a Santiago Buitrago (Bahrain Victorious). Nella discesa successiva il gruppo finisce per rompersi in più tronconi perché davanti continuano gli scatti, con la Astana Qazaqstan ancora molto attiva.
Grazie ad un grande forcing di Vincenzo Albense (Eolo-Kometa) finisce per crearsi nel corso della discesa un gruppetto di attaccanti che prevede anche Andreas Leknessund (Team DSM), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo), Aurélien Paret-Peintre (Ag2r Citroën), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segafredo). Su di loro prova a riportarsi anche Bruno Armirail (Groupama-FDJ), ma il transalpino vede i sette allontanarsi sempre di più e finirà per essere ripreso dal gruppo.
Il plotone, intanto, lascia fare per un po’, arrivando a concedere un vantaggio di 3’30”. Anche quando si portano in testa al gruppo gli uomini della Soudal-QuickStep, il vantaggio dei fuggitivi continua a salire, tanto che al traguardo volante di Muro Lucano, conquistato da Albanese, è superiore ai quattro minuti e mezzo. Questo sarà il vantaggio massimo che gli uomini della Maglia Rosa sono disposti a concedere.
Al GPM del Valico di Monte Carruozzo, conquistato da Ghebreigzabhier davanti a Barguil, il distacco del gruppo è di 3’40”; gap che si mantiene sostanzialmente invariato anche al momento dell’ingresso negli ultimi 50 chilometri di corsa. L’ottima collaborazione tra gli attaccanti porta, però, il gap nuovamente sopra i quattro minuti. Un problema meccanico a 45 chilometri dalla conclusione costringe poi Evenepoel a fermarsi: per il belga non ci sono problemi a risolvere la situazione, ma questo comporta un rallentamento del gruppo con il gap che sale fino a sfiorare i sei minuti.
Rientrata in gruppo la Maglia Rosa, però, i suoi compagni di squadra tornano a lavorare in testa al gruppo: a 25 chilometri dalla conclusione così il vantaggio dei fuggitivi scende sotto i 5’20”. Mentre Leknessund, Maglia Rosa virtuale da tanti chilometri, va a conquistare 3 secondi di abbuono al secondo traguardo volante, il gruppo alza nuovamente il ritmo con tutte le squadre che vogliono portare i capitani nelle prime posizioni. Il gap scende, così, sotto ai 4’30”.
Nel corso dei primi chilometri di salita, davanti a tutti ci sono Soudal-QuickStep, Jayco – AlUla e UAE Team Emirates e i fuggitivi cominciano piano piano a perdere terreno: a 7 chilometri dalla conclusione il gap è di 3’30”. A quel punto è Conci che decide di rompere gli indugi in testa alla corsa. Poco dopo lo scatto dell’azzurro Barguil va in difficoltà, mentre Skujins si riporta davanti. Il lettone riesce poi a staccare Conci, mentre tra gli inseguitori è Albanese a caricarsi il grosso del lavoro.
Dentro gli ultimi 6 chilometri di corsa è Leknessund ad attaccare, portandosi dietro Paret-Peintre e Ghebreigzabhier. I tre riescono a staccare sia Skujins che Albanese che hanno sprecato tante energie nella prima parte di salita. Nel frattempo in gruppo sono gli uomini della Ineos Grenadiers a prendere in mano le operazioni.
Davanti, in seguito ad un nuovo forcing di Leknessund, tocca a Ghebreigzabhier andare in difficoltà, seguito poco dopo da Paret-Peintre. In vista del GPM, però, il transalpino riesce a rientrare sul norvegese. Al GPM il ritardo di Albanese e della coppia Trek-Segafredo è di 46 secondi, che appaiono ormai incolmabili per potersi giocare la vittoria con la coppia di testa. Leknessund, ormai attratto dalla Maglia Rosa, decide di affrontare in prima posizione gli ultimi chilometri. Paret-Peintre, così, non ha difficoltà a regolare il norvegese in volata. Alle loro spalle Skuijns riesce a sopravanzare Albanese per il terzo posto, mentre Conci chiude in quinta posizione. Regolato da Koen Bouwman (Jumbo-Visma) su Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), ottavo di giornata, il gruppo chiude a 2’01”.
Risultato Tappa 4 Giro d’Italia 2023
Classifiche Giro d’Italia 2023
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